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Due chiacchiere con Simone Cresci

Posted by Manuel Parco on 05:24
Salve a tutti, vi riporto il testo dell'intervista che ho fatto a Simone Cresci, direttore della fotografia di GDR 2 e 3.

Ciao Simone, cominciamo subito senza indugi. Tanto per iniziare, partiamo dal passato. Come hai conosciuto Paul, come è nata la vostra collaborazione?
Il nostro è stato un incontro quasi casuale; avevo letto su Facebook il suo annuncio dove metteva in vendita i cofanetti della trilogia del Signore degli Anelli, perciò lo contattai. Ci incontrammo alla Stazione di Campo di Marte in un assolato pomeriggio dell'estate scorsa e ci mettemmo a chiacchierare delle nostre passioni, non sarei più andato via. Da lì iniziò la nostra amicizia, ci rivedemmo e Paul, vista la mia passione per la fotografia, mi propose di fare le luci per il suo film, esperienza per me nuova e diversissima da quella di fotografo amatoriale quale io sono.

Mi risulta che tu sia un gran fruitore del gioco di ruolo, è una passione che porti avanti da quanto?
Mi piacciono moltissimo i giochi di ruolo anche se ultimamante trovo più semplice intrattenermi con giochi da tavolo. La mia passione nasce nel lontanissimo 1985, quando mi imbattei nella mitica scatola rossa di D&D, da allora ho seguitato a far ruzzolare dadi e interpretare ruoli, anche se con lunghi periodi di pausa.

Come hai conosciuto il primo film della saga di GDR? Cosa ti è piaciuto e cosa non ti è piaciuto di quel film?
Il primo film l'ho conosciuto attraverso la puntuale promozione che Paul ne fa su Facebook, ho conosciuto i trailer del film prima di conoscere lo stesso Paul. Di quel film mi sono piaciute in particolare la trama, la scelta del cast e alcune ardite scelte registiche che servivano anche a nascondere alcune limitazioni che aveva la tecnologia della quale disponeva la troupe all'epoca. La cosa che però mi ha più appassionato, ad essere sinceri, è vedere la mia adorata Firenze nei panni della cupa e futuribile Gamma City. Non mi è invece piaciuto l'eccessivo effetto flou che è presente in alcune scene... ma anche quello derivava in gran parte da limitazioni tecniche, oggi superate grazie alla nuova macchina da presa.

Passiamo al presente. Come stanno andando le riprese dei seguti?
Bene, grazie. La troupe lavora bene, con ritmo e allegria. Le riprese del secondo e terzo film stanno procedendo nel migliore dei modi, mi piace molto il girato che finora ho rivisto.

Quali sono esattamente le tue mansioni come direttore della fotografia?
Tradizionalmente il direttore della fotografia si occupa di illuminare la scena in maniera coerente alla ripresa che si deve effettuare, deve tener bene presenti quali sono i movimenti di macchina, l'obiettivo usato, la profondità di campo e via dicendo, in modo che la scena abbia il feeling desiderato. Spesso si discute delle inquadrature insieme al regista e della disposizione degli elementi con la scenografa per ottenere al meglio l'effetto voluto. Ci tengo a precisare che per me questa è un'esperienza nuovissima e colgo l'occasione per ringraziare Paul e tutti i membri della troupe che mi aiutano a svolgere al meglio il mio lavoro e imparare cose nuove su questo affascinante ruolo.

Cosa ti ha particolarmente colpito delle nuove sceneggiature?
L'originalità, lo sfuggire a facili stereotipi, che sarebbero potuti anche essere giustificati dall'ambientazione, e l'estrema "drammaticità" che non sfocia mai nel melodrammatico. Evito di dire altro, non voglio "spoilerare" (per usare un termine caro a Paul).

E ora andiamo al futuro. Finita la trilogia di GDR pensi di dedicarti ancora la cinema?
Si, mi piacerebbe molto, con Paul abbiamo un progetto... ma non anticipo niente. Sarà una sorpresa.

Grazie mille Simone!
Grazie a te Manuel, un saluto a tutti i lettori del tuo blog e a tutti i fan di GDR!

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